di Marco Cau e Graziano Maino
Guizzo, per favorire il pensiero collettivo, facilitare la sintesi e consentire la scrittura collaborativa: ecco come funziona questa nuova tecnica.
Nell’ambito di progetti complessi - orientati a sviluppare interventi di welfare di comunità, culturale, ambientale e del lavoro - le organizzazioni, i professionisti, gli operatori e gli stakeholder sono sempre più spesso chiamati a cooperare tra loro: a ideare, a programmare, a scrivere insieme. Tuttavia, la collaborazione tra soggetti diversi non è semplice e necessita di conduzione e di strumenti. Nell’ambito della nostra attività di facilitatori, di consulenti delle organizzazioni e di agenti di sviluppo, siamo spesso chiamati a favorire processi basati sull’apporto di persone e partner afferenti a sistemi e settori differenti. La conduzione di questi percorsi collaborativi richiede la disponibiltà di tecniche più o meno complesse, più o meno articolate, più o meno rapide nello svolgimento.
Guizzo è una tecnica per il brainstorming strutturato, parte integrante della famiglia di strumenti che favoriscono il pensiero collettivo generativo, facilitano la sintesi di una discussione o di un lavoro di gruppo, consentono la scrittura collaborativa (altri esempi sono OPERA, Diamante di sintesi o Canvas - quest’ultimo più complesso, finalizzato alla co-progettazione, da declinare e personalizzare secondo i temi e le esigenze). Con questo articolo vogliamo raccontarvi cos'è e come funziona questo strumento, approfondendo le sue fasi e raccontandovi alcuni casi concreti in cui è stato utilizzato.
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