I problemi sociali, le questioni che investono territori, città, quartieri, chiedono a diversi attori sociali di mettere in campo le loro energie, le loro competenze, ciò che sanno e sanno fare, e anche ciò che non ancora non immaginano di poter avviare, per costruire interventi, per fronteggiare difficoltà complesse e sfuggenti, per offrire risposte anche attraverso trasformazioni evolutive. Per molte organizzazioni pubbliche, non profit, private è lavoro quotidiano progettare e riprogettare a più mani, costruendo attraverso processi di confronto, analisi, ideazione, social design, soluzioni praticabili.
In questo contributo proviamo a riordinare alcuni spunti pratici a supporto del lavoro di co-progettazione sul campo. Proponiamo cinque punti di attenzione (vedi figura 1): si tratta di costruire condizioni operative favorevoli predisponendo microcontesti progettuali facilitanti; si tratta poi di padroneggiare le confuse e sollecitanti fasi di avvio della progettazione; una terza accortezza riguarda l’attenzione a strutturare alle attività da svolgere; un quarto passaggio attiene poi allo sforzo per rendere efficaci, essenziali e fluidi i testi che descrivono il progetto; vi è poi una quinta accortezza che accompagna i diversi passaggi - più o meno lineari - di sviluppo del progetto: si tratta di assicurare un supporto di coordinamento per tutto il corso dell’attività di progettazione in partnership.