Dal luglio 2010, su incarico del Comune di Sesto San Giovanni, lavoro nel gruppo di coordinamento di Legami Comunitari, progetto finanziato da Fondazione Cariplo (capofila Associazione Lavoro e Integrazione),
finalizzato a promuove coesione sociale nella Circoscrizione 5 di Sesto
San Giovanni, e in particolare nell’area del Contratto di Quartiere
“Parco delle Torri – via Marx”.
Insieme
a molti cittadini, stiamo creando un museo all’aperto, gestendo
laboratori giovanili, avviando un orto condiviso, conducendo incontri
con famiglie, realizzando colloqui di sostegno con i ragazzi delle scuole, animando un mercato rurale,
decorando panchine letterarie, organizzando feste e merende, pubblicando
un giornale murale e altro ancora. Il percorso è documentato qui e qui.
Tra l'altro, mi occupo del coordinamento editoriale, della redazione
dei testi e della distribuzione in quartiere del giornale murale del
progetto (che esce anche in formato elettronico): un lavoro che svolgo relazionandomi con i partner di progetto
e (per quanto riguarda la distribuzione) con i commercianti e i
cittadini della Circoscrizione 5 (un centinaio di copie del giornale
vengono affisse nei negozi e nei bar del quartiere e agli ingressi dei
caseggiati di edilizia residenziale pubblica, il cuore dell'iniziativa
di Legami Comunitari).
L'esperienza del giornale murale
(che esce da sedici mesi consecutivi con la sola pausa di agosto) ci ha
insegnato alcune cose utili:
- il giornale murale
alimenta condivisione e consenso intorno alle iniziative e alle attività
del progetto ("ma allora è vero che a settembre torna il mercato
rurale!");
- la continuità delle uscite è decisiva: crea aspettativa, dà il senso
di un progetto che si prende cura del quartiere con serietà e mantenendo
le promesse ("ci vediamo il mese prossimo, con altre iniziative" - e
poi il mese prossimo il giornale viene consegnato per davvero);
-
per gli operatori coinvolti nelle diverse azioni, confrontarsi, ogni
mese, sui contenuti da pubblicare è un modo per misurarsi su punti di
forza e criticità del progetto, per mettere a fuoco i concreti passi
avanti che si sono realizzati ("che cosa, concretamente, realizzo questo
mese in quartiere?");
- l'esercizio di comunicare le "cose che si
fanno" in modo comprensibile ai cittadini abitua a superare il
linguaggio da progettisti e da operatori: un modo di esprimersi troppo
spesso autoreferenziale e incomprensibile.