Tra i bandi di Fondazione Cariplo 2012, c'è una new entry: Costruire comunità sostenibili.
"Il
bando - si legge al paragrafo "obiettivi" - intende contribuire allo
sviluppo di iniziative finalizzate a una gestione del ciclo delle
risorse efficiente e sostenibile nelle comunità locali, la cui efficacia
possa essere sperimentata, documentata e applicata in altri contesti.
In particolare, verranno sostenuti progetti che propongano soluzioni
efficaci e condivise alle problematiche ambientali legate ai cicli
integrati di acqua, energia, rifiuti".
Costruire comunità
sostenibili, in realtà, non è un bando del tutto nuovo: è l'evoluzione
di "Educare alla sostenibilità" (bandi Cariplo 2009 - 2011) e di
"Promuovere l’educazione ambientale (2003 - 2008).
Cariplo
è partita dunque dalla più tradizionale "educazione ambientale" (fino
al 2008 il bando ha soprattutto premiato interventi educativi volti a
favorire comportamenti sostenibili con particolare riferimento al mondo
della scuola) per arrivare a un bando che chiama in causa la capacità
delle comunità locali di mettere in pratica ("costruire") cambiamenti
concreti e misurabili (sul sito della Fondazione, in uno degli esempi di
"quadro logico" allegati al bando, si cita esplicitamente il modello 4R
- Riduzione, Riutilizzo, Riciclo, Recupero).
Con Energetica,
associazione di educazione alla sostenibilità di Santa Maria della
Versa, avevamo fatta nostra questa impostazione già lo scorso anno (a
valere sul vecchio bando "Educare alla sostenibilità") quando avevamo
ideato e presentato a Fondazione Cariplo (con capofila il Comune di
Stradella e partner Energetica) il progetto "Le 4R di Stradella: riduco, riuso, riciclo, rispetto". L'iniziativa è stata finanziata da Cariplo, sostenuta da Broni-Stradella SpA, ed è attualmente in corso:
consiste in un intervento integrato con protagonista tutta la comunità
locale di Stradella, declinato in cinque Azioni: le 4R del Municipio, le
4R della Cittadinanza, le 4R della Scuola le 4R dei Commercianti, le 4R
delle Associazioni.
Qui il blog del progetto, curato da Irene Sorrentino.